L’importanza degli audit di seconda parte

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (la 33144 del 27 agosto 2024) ha ribadito un principio troppo spesso dimenticato: in tema di gestione dei rifiuti l’affidamento degli stessi a soggetti terzi al fine del loro smaltimento comporta, per colui che li conferisca, precisi obblighi di accertamento tra cui, in particolare, la verifica dell’esistenza in capo ai medesimi delle necessarie autorizzazioni e competenze per l’espletamento dell’incarico, la cui violazione giustifica l’affermazione della responsabilità penale per il mancato controllo a titolo di culpa in eligendo. Il soggetto che affida propri rifiuti ad altre persone per lo smaltimento ha, dunque, l’onere di seguire il ciclo di gestione dei rifiuti, ed accertarne la regolarità, gravato così com’è dal dovere di verificare che i terzi affidatari siano muniti delle necessarie autorizzazioni e competenze tecniche per l’espletamento dell’incarico, da valutarsi in concreto, caso per caso, anche con riferimento alla idoneità delle attrezzatture e degli impianti utilizzati nell’attività di stoccaggio

Per questo è fondamentale avere la piena conoscenza dei propri fornitori, soprattutto in quei settori ad alto rischio di illeciti, più o meno dolosi, come quello della gestione dei rifiuti.

Uno strumento, purtroppo ancora non pienamente sfruttato da molte imprese italiane, che aiuta le organizzazioni a tutelarsi da situazioni come quella trattata nella citata sentenza sono gli audit di seconda parte.

Gli audit di seconda parte rappresentano un tassello fondamentale per garantire la sostenibilità e la conformità normativa, anche nella filiera dei rifiuti. 
Attraverso verifiche accurate presso i fornitori, le aziende possono mitigare i rischi operativi e reputazionali. 
L’analisi delle pratiche di gestione dei rifiuti, il rispetto delle autorizzazioni e l’implementazione di sistemi di tracciabilità sono solo alcuni degli aspetti cruciali da valutare. 
Tali audit, condotti con professionalità e trasparenza, rafforzano la fiducia tra le parti e promuovono un’economia circolare più responsabile. 
La collaborazione tra committenti e fornitori nell’ambito degli audit si traduce in un vantaggio competitivo per l’intero settore, contribuendo alla salvaguardia dell’ambiente.

Tra i servizi che Xennial srl Società Benefit propone alle imprese c’è proprio quello di effettuare per conto del cliente un audit di seconda parte presso i fornitori al fine di verificare che abbiano le necessarie autorizzazioni e adeguate competenze per l’espletamento dell’incarico, minimizzando così il rischio di incorrere in colpe.

L’attività, che si svolge secondo i più elevati standard per gli audit fissati dalle norme tecniche quali la ISO 19011 nonché secondo metodologie implementate in oltre tre lustri di esperienza nel settore, prevede una serie di verifiche sia in back-office che in front-office agendo a vari livelli di approfondimento e con differenti approcci preliminarmente condivisi con il cliente anche in relazione al rapporto con lo specifico fornitore.

Oltre che sulla competenza e la compliance legislativa in materia di gestione rifiuti il nostro staff è in grado di effettuare audit di seconda parte su fornitori in merito al rispetto di eventuali schemi di certificazione ISO 9001 – 14001 e 45001 di cui si dichiara il possesso.

Un servizio in cui crediamo molto perché consente di innescare una spirale virtuosa di crescita verso un futuro sostenibile.