Traffico illecito di rifiuti

In queste ore sui principali media rimbalza la notizia dell’ennesimo traffico illecito di rifiuti verso l’estero che coinvolge diverse imprese del nordest, notizia che segue di qualche giorno un’altra inchiesta di gestione illecita di rifiuti tessili a Prato e che continuano una triste serie di notizie analoghe, in vario modo connotate, sempre inerenti il ciclo die rifiuti e la loro gestione.
La carenza di impianti di trattamento e il mercato in contrazione, abbinato alla complessa macchina burocratica che regola il settore, fanno si che i costi di recupero e smaltimento dei rifiuti per le imprese produttrici e per gli impianti subiscono un costante incremento.

In questo scenario si inseriscono soggetti privi di scrupoli, che abbagliando gli imprenditori con soluzioni vantaggiose e prezzi concorrenziali, riescono ad accaparrarsi il rifiuto andando poi a gestirlo in maniera illecita traendone profitto, creando oltre che il danno ambientale anche un danno di immagine all’intera filiera che per la maggior parte è costituita da imprese virtuose

Giova ricordare che la responsabilità del produttore non si ferma al conferimento del rifiuto al gestore che lo ritira, ma si esaurisce solo quando vi è la certezza che quel rifiuto è stato correttamente avviato a recupero o smaltimento.

Per questo motivo Xennial propone alle imprese produttrici un servizio di assessment ambientale volto a verificare la compliance dei produttori con la normativa ambientale con successiva eventuale formazione del personale addetto, ed è inoltre in grado di eseguire audit di seconda parte presso i fornitori ai quali ci si rivolge per il conferimento dei rifiuti al fine di verificarne il rispetto delle regole.
Inoltre, per quei rifiuti che il produttore o il gestore decidono di inviare all’estero, il nostro staff è in grado di assistere nelle varie fasi propedeutiche all’individuazione della procedura applicabile e alla predisposizione della documentazione necessaria per l’esportazione.